2014-09-12
Dopo
aver giocherellato per 15 anni con un brand pericoloso ed aver fatto
disinformazione a tamburo battente, la Provincia raccoglie i frutti
avvelenati di quella propaganda, venendo ampiamente censurata sui media,
con commenti vergognosi di diversi soggetti anche istituzionali, per un
intervento che
non può neppure definirsi maldestramente eseguito, data l'età
dell'orsa, e che anzi era ampiamente tardivo.
Altro che caccia efferata
per un mese e stupidaggini consimili!
Daniza
si era da tempo segnalata come eccessivamente confidente ed era da mesi
da considerarsi pericolosa. Con l'aggressione a Maturi la sua pericolosità era conclamata.
L'ordinanza
della PAT, quindi, non solo non era eccessiva, ma era dovuta, non è
stata eseguita con l'appropriata sollecitudine, e comunque era ed è
incompleta per pura
piaggeria dovuta a un atteggiamento politically correct del tutto fuori
luogo, che causerà ulteriori danni, anche di immagine alla stessa
Provincia.
I
cuccioli infatti, sui quali così tanto si è fatto leva sui media,
andavano anche essi catturati, e non solo per salvaguardarne la
sopravvivenza, ma anche perché, se sopravvivono, diventeranno
sicuramente orsi pericolosi, avendo visto la madre aggredire un uomo e
avendo partecipato con la stessa a numerose predazioni in prossimità
dei centri abitati.
Certo
è più comodo lasciarli liberi, piuttosto che
metterli al Casteller ed essere oggetto dell'assedio dei fanatici
animalisti, così non si fa la cattiva figura di chi arresta i bambini, e
si può sempre confidare nel fatto che questi non sopravvivano. Però
tutto ciò non c'entra nulla con la tanto sbandierata serietà del
progetto, che non c'è mai stata e adesso è possibile apprezzarne la
follia.
Speriamo non si debba arrivare al primo morto per veder ripensare un progetto che non ha alcun senso.
A quel punto sarà tardi, anche per gli autori dello stesso e per coloro che si ostinano a non volerlo ridimensionare.
Avv. Mario Giuliano
Avv. Mario Giuliano