2015-06-23
Intervista
di Laura Zanetti a Marco
Zadra, aggredito dall’orso in Val Manara (Zambana, Trento) il 29 maggio 2015.
LZ. Signor Zadra. Lei è la prima persona, di quest’anno, a subire l’aggressione da parte di uno dei sempre più numerosi orsi presenti sul territorio trentino, dopo l’avvio del decennale progetto Life Ursus. Ci vuol raccontare nei dettagli cosa successe la sera del 29 maggio scorso ?
LZ. Signor Zadra. Lei è la prima persona, di quest’anno, a subire l’aggressione da parte di uno dei sempre più numerosi orsi presenti sul territorio trentino, dopo l’avvio del decennale progetto Life Ursus. Ci vuol raccontare nei dettagli cosa successe la sera del 29 maggio scorso ?

LZ. É
stato medicato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Trento? Che Lei
sappia è stata effettuata la sieroprofilassi antitetano?

LZ. I giornali parlavano di una visita
dell’assessore all’Agricoltura nei giorni seguenti all’aggressione.
MZ. Sì
l’assessore Dalla Piccola è venuto a
casa mia insieme al sig. Antolini ed
a Groff. Sembrava realmente turbato,
dispiaciuto, quasi affranto, nascondendosi il volto tra le mani nel sentire il
mio racconto così emotivo, a dieci ore o poco più dall' aggressione. Io ho
richiesto, se possibile, l'anonimato per non subire l'inevitabile e
schizofrenico attacco mediatico, memore del caso Maturi (che dopo aver
combattuto corpo a corpo con un' orsa si è dovuto pure difendere da accuse infamanti
da parte degli uomini…robe da pazzi). L' assessore si è pure complimentato con
me e la mia famiglia per la cortesia e la disponibilità a confrontarsi
serenamente, “ non come nell' altro caso,
nel quale due ore dopo l' attacco si era già predisposta una conferenza stampa
con la Lega.” Dovrei andare a
rivedermi la cronologia dei fatti, ma dubito che il Maturi due ore dopo l'
aggressione pensasse a tessere rapporti elettorali..sicuramente, dopo aver
ringraziato tutto e tutti di essere ancora vivo, avrà avuto una gran rabbia per
aver rischiato di perdere la vita per colpa di un progetto del tutto assurdo e
anacronistico, lontano da ogni logica degna di tale nome, imposto da chissà chi
e avallato da chissà chi altri! E si è affidato a chi cavalca le emozioni della
gente come cavallo di battaglia. La cosa triste e al tempo stesso banale, è che
tutto, anche la questione orso e l' incolumità e libertà della gente, sembra
ridursi ad una questione meramente politica.
LZ. La provincia aveva emesso un comunicato stampa che ha scatenato
un’aggressione verbale mediatica nei suoi confronti.
MZ. Io avevo semplicemente richiesto l' anonimato
e sul comunicato della provincia effettivamente
non compare il mio nome. Per quanto riguarda poi le mie generalità non so dirle
chi le abbia inoltrate alla stampa. Non che temessi particolarmente l'
imbecillità della gente e i loro commenti, che sia chiaro, ma un po' di privacy, tanto declamata e mai
rispettata in questo paese, me l’ aspettavo in un momento così drammatico, per
me e per la mia famiglia. Penso ci sia stata pure qualche minaccia di morte sul
web, oltre agli insulti ai genitori. Si, è
stato colpa anche di quel
comunicato stampa della provincia (nr.
1290 del 30/05) non veritiero, pieno di omissioni, allusioni velate e
imprecisioni volute, a scatenare la solita aggressività mediatica. E qui ci
vorrebbe un trattato di antroposociologia per capire questi fenomeni di
aggressione da parte dei social ad una preda prescelta. E se qualcuno mi potesse spiegare come sia
possibile che ciò accada impunemente, gliene sarei grato.
Laura
Zanetti
Lavis 19 giugno 2015